Così, mentre continuo a fare Teatro, per una coincidenza mi ritrovo ad essere uno dei primi “veejay” italiani; per una iscrizione a mia insaputa vinco da outsider il Festival Milano Cabaret; per un incontro in stazione, anziché fare il solista, entro a far parte del gruppo dei Cavalli Marci (e mi sposto a Genova); per uno scontro in metropolitana arrivo sul set del mio primo film (e torno a Milano); per un’occasione (e per il mio noto tempismo) una volta acquisita una buona notorietà e una bella casa a Milano mi sposto a Roma e ricomincio un’altra volta…
Tra un Caso e l’altro, mi perfeziono con workshops di recitazione, di voce e scrittura in Italia e all’estero.
Per dirla con Paul Auster : “Nulla è reale tranne il caso”.
E questa è la realtà.