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Non mi piace chi parte in quarta e scrive in terza persona, magari col tempo imperfetto. Preferisco partire e parlare in prima e al presente, che è il tempo giusto.
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Nasco a Catania, figlio di emigranti contromano: i miei genitori nordici si spostano in Sicilia per lavoro.
Mi sforzo di imparare le tradizioni e il dialetto, fondamentale per poter seguire le indicazioni degli allenatori di calcio e discutere a tono con gli avversari di turno. Confesso subito: “Sono nato col sacro fuoco”, “Ho sempre voluto fare l’attore” e “Facevo ridere i miei compagni di classe con le imitazioni dei professori” sono frasi che non mi riguardano. Fino a diciotto anni faccio lo studente e il dj, in radio e in discoteca.
All'età di 25 anni decido di provare a farne un mestiere: faccio e vinco l’audizione per entrare alla Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, mi diplomo alla fine del triennio e ricomincio praticamente da zero con due obiettivi: evitare le fossilizzazioni e mettermi sempre alla prova.
Mentre continuo a fare Teatro, per una coincidenza mi ritrovo ad essere uno dei primi veejay italiani; per una iscrizione a mia insaputa vinco da outsider il Festival Milano Cabaret; per un incontro in stazione, anziché fare il solista, entro a far parte del gruppo dei Cavalli Marci (e mi sposto a Genova); per uno scontro in metropolitana arrivo sul set del mio primo film (e torno a Milano); per un’occasione (e per il mio noto tempismo) una volta acquisita una buona notorietà e una bella casa a Milano mi sposto a Roma e ricomincio un’altra volta… Tra un Caso e l’altro, mi perfeziono con workshops di recitazione, di voce e scrittura in Italia e all’estero.
© Copyright Francesco Foti 2016 - rainbowweb.it
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